Al giorno d’oggi la canapa light è senza dubbio una delle colture di maggiore tendenza in Italia, ed è sufficiente dare uno sguardo alle ultime statistiche coltivazioni cannabis per rendersi conto quanto sia florido il mercato.
A dimostrazione di ciò, è altresì utile condividere qualche riflessione con le principali associazioni che riuniscono i piccoli agricoltori e le grandi aziende agricole: ti confermeranno che sono sempre di più gli operatori che si dichiarano estremamente interessati a partecipare a questo settore, e che sono sempre di più le persone che hanno deciso di scoprire come coltivare cannabis per poter fruire delle numerose proprietà benefiche che questa sostanza vegetale è in grado di regalarci.
Di fatti, nonostante le innumerevoli critiche che provengono da una parte dei media e dell’opinione pubblica, non tutti sanno che la canapa light può apportare tantissimi vantaggi: ricordiamo infatti che questa pianta ha proprietà antidolorifiche, anti-nausea, antinfiammatorie e, inoltre, può essere un valido aiuto contro l’emicrania.
Coltivazioni cannabis, tanti vantaggi dal coltivare erba!
Secondo alcuni studi scientifici, inoltre, sembrerebbe che i risultati delle coltivazioni cannabis possano inibire la crescita tumorale poiché provoca l’apoptosi, ovvero la morte delle cellule maligne (ma, attenzione, sono necessari ulteriori studi per poterlo accertare consapevolmente e, dunque, non possiamo che consigliarti di parlarne con il tuo medico per avere gli ultimi aggiornamenti in questo tema!).
Proprio per queste ragioni sono davvero tante le persone che hanno scoperto come coltivare la cannabis legalmente e hanno scelto di entrare in questo settore in maniera lecita, ottenendo le loro evidenti soddisfazioni.
È in virtù di quanto sopra che le coltivazioni canapa stanno crescendo sempre di più in tutto il mondo: negli Stati Uniti si è registrato un sensibile aumento delle colture, costante negli ultimi anni, ma nello stesso frangente – spinto da una normativa più favorevole – anche in Italia le aziende che sanno sempre meglio come si coltiva la cannabis e come mettere a frutto tali esperienze.
Coltivazione canapa, una pratica semplice e alla portata di (quasi) tutti
La canapa light è d’altronde una pianta molto semplice da coltivare, dal momento che cresce in modo agevole e che produce infiorescenze per buona parte dell’anno. Tale pianta inoltre non necessita di condizioni climatiche particolari per crescere rigogliosa, e per tale ragione può essere coltivata in qualsiasi spazio adeguatamente attrezzato, anche indoor.
Per quanto concerne poi gli aspetti legali, oggi giorno installare una lecita coltivazione di canapa è molto semplice, considerato che è sufficiente passare attraverso un processo autorizzativo piuttosto snello per poter conseguire le licenze che consentono di avviare un business di coltivazione della cannabis senza incappare in eventuali problemi di natura legale, e poter dunque condurre un’iniziativa imprenditoriale agricola che ha le stesse caratteristiche di qualsiasi business legato alla “terra”.
Naturalmente, prima di imbarcarsi in questo ambito è necessario essere a conoscenza di tutte le normative in vigore, per non rischiare di sbagliare i propri passi e trovarsi a dover fare i conti con “correzioni” drastiche.
Per coltivare la canapa legalmente è necessario dunque tenere in considerazione semplici ma fondamentali accorgimenti, che andremo a riassumere di seguito, invitando tutti coloro i quali fossero interessati a informarsi molto bene, preventivamente, per sapere come coltivare la canapa light legalmente oppure per capire come produrla a casa propria.
Coltivazione cannabis: come coltivare i semi cannabis Italia senza rischi
La prima cosa da fare, se vuoi scoprire come coltivare cannabis in casa, è informarsi sulle leggi in vigore in Italia in relazione alle piante di canapa.
In questo ambito, giova rammentare come oggi giorno non bisogna più avere l’autorizzazione per la coltivazione della cannabis legalmente da parte delle Forze dell’ordine e che, dunque, si può cominciare a produrla in casa senza aver paura di ripercussioni legali.
Pertanto, non bisogna più nascondersi: la canapa light si può coltivare anche in ambiente domestico, se si rispettano tutti gli altri requisiti previsti dalla normativa vigente. Una buona notizia per chi sta cercando in questi giorni di valutare se questa possa o meno essere una strada proficua per i propri interessi professionali.
Sono peraltro numerose le varietà disponibili che si vendono in Italia e che provengono da semi certificati, permettendo quindi la soddisfazione di qualsiasi declinazione – anche le più specifiche – del proprio business di coltivazioni cannabis.
L’origine dei semi
Tutti quindi possono avviare la coltivazione della cannabis a patto che quest’ultima sia caratterizzata da semi certificati dall’Unione Europa.
Se invece i semi non sono presenti sulla lista “approvata”, allora non sarà possibile coltivarli con piena liceità, rendendo dunque necessario procedere alla selezione di un’altra varietà (considerato il vasto ventaglio oggi disponibile, siamo certi che non avrai problemi nell’individuare quel che fa per te!).
Per scegliere una varietà di canapa light bisogna però anche capire quale risultato si intende ottenere, dal momento che esse sono tutte diverse sotto il profilo delle caratteristiche di coltivazione. Solitamente la varietà più usata negli ultimi tempi è il dioico, che è in grado di sviluppare sia varietà maschili che femminili, ma su piante differenti (pertanto non verranno prodotti entrambi i caratteri sulla stessa pianta).
Nel caso in cui si volessero produrre le infiorescenze bisognerà procedere con un lavoro denominato smaschiatura, che consiste sostanzialmente nell’eliminare i maschi dal campo, poiché sono le piante femmine a produrre le infiorescenze maggiori e migliori, se queste non vengono impollinate dai loro colleghi maschi.
Quanto sopra è un processo estremamente importante, poiché evitare che il maschio possa impollinare la femmina permette alle piante femmine di elevare la propria qualità verso uno stadio ben più apprezzato e ricercato.
Nel caso in cui invece una persona volesse produrre canapa da seme può prediligere sia le varietà dioiche che monoiche: le seconde vengono adoperate per riprodurre il seme di una certa genetica mentre le prime di solito si usano per avere un seme da utilizzare in campo cosmetico o alimentare.
Quali sono le normative che consentono di coltivare canapa legalmente
Chiarito quanto sopra, cerchiamo di fare un altro passo in avanti nell’approfondimento delle coltivazioni cannabis e domandarci quali siano le normative che oggi ci permettono di coltivare la canapa legalmente.
Precisiamo dunque, come peraltro dovresti aver ben intuito leggendo le righe precedenti, che per coltivare canapa legalmente a casa tua è opportuno conoscere le normative vigenti sull’argomento e gli ultimi aggiornamenti in materia. Fortunatamente, però, oggi la disciplina legale italiana è molto più generosa di un tempo, ed è sicuramente più aperta, nei confronti di questo mondo, di quanto non fosse in passato.
Oltre a fare quanto abbiamo già ricordato, ovvero coltivare i semi presenti nella lista approvata dall’Unione Europea, dovrai assicurarti anche che le sementi non contengano THC superiore allo 0,2%.
Ricorda che se i tuoi semi non contengono un valore maggiore di 0,2% di THC non avrai bisogno di alcuna autorizzazione alla coltivazione di cannabis. Devi inoltre tenere a mente di conservare sempre i cartellini dei semi che acquisti (insieme alle fatture) per almeno dodici mesi.
E se si supera il limite di THC dello 0,2%?
Se invece le piante che si otterranno dalla coltivazione dovessero contenere un valore di THC inferiore o uguale allo 0,6% l’agricoltore non avrà comunque ripercussioni a livello giuridico, ma dovrà procedere verso un iter autorizzativo più specifico.
In particolare, è anche possibile che le autorità vogliano effettuare dei test per verificare se effettivamente il valore di THC rientri nella norma. In questo caso però dovranno lasciare un campione al coltivatore in modo tale da poter eseguire delle possibili contro-verifiche, a propria tutela.
Rileviamo altresì come secondo la legge in vigore, e stando ai successivi chiarimenti da parte del Ministero delle politiche agricole, si può coltivare canapa light senza bisogno di autorizzazione ma è vietata invece la coltivazione per talea: con tale termine si indica una parte di una pianta che viene introdotta nel terreno e che può creare un altro individuo vegetale.
Chi vuole produrre infiorescenze può decide tra diverse varietà. Le più utilizzate sono la Carmagnola, l’Eletta Campana, la Finola, la Kompolti e la Tisza. Devi tenere a mente però che la Finola viene adoperata maggiormente per le semine tardive dal momento che ha un ciclo estremamente breve e consente quindi di avere un raccolto dopo tre mesi dalla messa a terra.
Chi vuole coltivare la canapa light outdoor invece può prediligere altre varietà che hanno uno sviluppo maggiore come ad esempio la Kompolti che può arrivare fino a sette metri di altezza e si può coltivare in 130 giorni a seconda della zona in cui avviene la coltivazione. Se invece si vuole produrre un seme che può essere adoperato per uso alimentare oppure cosmetico si possono usare varietà come al Fedora, Uzo 31 o Felina.
Dove prendere i semi per coltivare la canapa light legalmente
Nelle scorse righe ci siamo soffermati in più occasioni sul fatto che per coltivare canapa light in modo legale sia necessario acquistare i semi certificati dal Ministero delle politiche agricole e dall’Unione Europea.
Oggi giorno l’acquisto può avvenire in due modi: in negozio oppure presso i rivenditori di sementi agricole. Questi ultimi, infatti, possiedono la maggior parte delle varietà di canapa o almeno quelle più utilizzate. Un altro modo molto semplice per acquistare le sementi consiste nell’adoperare la rete: online esistono tantissimi rivenditori di semi di canapa light che provengono anche dall’estero (molte varietà infatti hanno origine sia nell’Europa dell’est che in Francia) e che ti apriranno le porte a un ventaglio di alternative che non hai probabilmente mai sospettato potesse esistere!
Tuttavia, è bene ricordare che prima di effettuare l’acquisto online è opportuno verificare attentamente che i semi siano effettivamente legali in Italia.
Inoltre, non bisogna dimenticare che non è possibile utilizzare le talee se non per scopo ornamentale. Pertanto, se vuoi una talea per creare una pianta di canapa da esporre nella tua abitazione come oggetto decorativo non avrai alcun problema, ma se le talee ti servono per la produzione di canapa dovrai abbandonare l’idea e prediligere invece i semi oppure i germogli.
La scelta del giusto terreno
Anche il terreno giusto è un elemento da non sottovalutare quando si vuole coltivare questo tipo di pianta.
Solitamente è opportuno scegliere uno di medio impasto, che sia quindi composto da sabbia, argilla e limo divisi in parti uguali. Naturalmente il terreno deve essere anche preparato al meglio e lavorato in modo tale da poter accogliere adeguatamente la coltivazione di canapa. Quest’ultima inoltre non necessita di molta acqua, pertanto non è obbligatorio effettuare le irrigazioni.
Tuttavia, è sempre bene tenere a mente che le condizioni climatiche possono cambiare e dunque un impianto di irrigazione a goccia potrebbe essere la soluzione ideale.
Per la concimazione invece è possibile utilizzare il letame oppure una a base di fosforo che può favorire sensibilmente la fioritura.
Ricorda inoltre che sempre più persone stanno scoprendo la possibilità di coltivare la cannabis grazie alla fibra di cocco, come abbiamo documentato in un nostro recente approfondimento, oppure coltivare la cannabis in aeroponica, senza terreno.
Che cosa bisogna sapere sulla coltivazione di canapa light
Bisogna ricordare infine che la canapa light da fiore deve essere raccolta manualmente e in modo delicato, dal momento che è necessario preservarne la qualità e il valore.
Se si utilizzano dei macchinari, infatti, si potrebbe rischiare di rovinare inevitabilmente l’infiorescenza!
La canapa da seme invece può essere raccolta sia manualmente sia mediante dei macchinari particolari che vengono realizzati appositamente per la coltivazione di canapa.
Inoltre, in entrambi i casi è opportuno creare degli essiccatoi, dal momento che il seme ha bisogno di essere – appunto – essiccato dopo la raccolta. Devi ricordare che per effettuare tale operazione ti servirà un essiccatoio professionale poiché questa è uno dei processi più importanti che ti aiuteranno a ottenere una canapa light di qualità.
Per coltivare la canapa light legalmente a casa propria si possono usare poi diversi metodi.
Uno dei più semplici da mettere in pratica riguarda sicuramente l’utilizzo delle lampade a Led e delle grow box. Queste ultime sono sostanzialmente delle serre che possiedono dei sistemi di aerazione particolare e che possono essere anche tenute tranquillamente in casa.
L’utilizzo delle lampade a Led invece può altresì apportare diversi giovamenti a chi coltiva la canapa light.
Anzitutto, tale sistema comporta un minore dispendio di energia elettrica che si traduce dunque in un minore costo sulla bolletta. Oltre a ciò, le lampade a Led permettono di avere una maggiore qualità della luce: ciò significa che anche il raccolto sarà sensibilmente migliore.
Con le lampade a Led è infine possibile anche coltivare in tutti i mesi dell’anno senza necessità di condizioni climatiche particolari.
Non meno importante è il rischio ridotto degli attacchi di parassiti che potrebbero rovinare la coltivazione della canapa light.
Conclusioni
Insomma, se vuoi coltivare canapa in casa, e vuoi farlo legalmente, oggi giorno hai tante possibilità a tua disposizione.
Gli interventi normativi che si sono succeduti nel corso degli ultimi anni hanno favorito in misura crescente la possibilità di avviare in autonomia una coltivazione di cannabis legale, a patto – naturalmente – di rispettare le prescrizioni normative in vigore, che comunque non sono eccessivamente stringenti e che ti permetteranno dunque, qualora tu fossi interessato, di poter avviare questo tipo di attività.
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