Cosa fare e come funziona?
È questa una delle domande più diffuse che vengono rivolge alla nostra assistenza, perché è evidente che il rischio di vedere delle tracce di THC nelle urine, magari dopo aver consumato solo qualche prodotto di cannabis light, sia una viva preoccupazione per tante persone.
Abbiamo dunque voluto dedicare a questo tema un completo approfondimento, nella speranza che possa essere utile per poter fare definitiva chiarezza su tale argomento.
Per far ciò, iniziamo con il sottolineare che il THC è uno dei principi attivi presenti nella cannabis in natura, a tale proposito ti invito a leggere attentamente questa guida.
Il THC non è però l’unico elemento di rilievo nella cannabis in natura: un altro principio attivo presente è infatti il cannabidiolo o CBD, che ha un effetto rilassante sull’organismo umano.
È anche per questo motivo che il CBD si utilizza per la produzione di farmaci antidolorifici particolarmente potenti e per conciliare il sonno. Il THC, invece, è il principio attivo che scatena lo “sballo” nelle droghe derivate da questa pianta, soprattutto se assunto con quantitativi e concentrazioni particolarmente elevate.
Ma che effetti ha?
In sintesi, la sostanza ha un impatto sul sistema nervoso centrale, “attaccando” direttamente i neuroni. Il risultato è un senso di euforia e il crollo dei freni inibitori. Questa reazione genera dopamina, che può avere impatti rilevanti sulla memoria, sonno, attenzione e umore.
Per questo, le reazioni delle persone affette da tossicodipendenza sono gravi: la persona passa da uno stato di felicità a uno di depressione in pochissimo tempo, oppure hanno attacchi di fame improvvisi (la c.d. “fame chimica”, che sicuramente hai avuto modo di sentire citare in tante occasioni, anche in questo sito).
Anche la quantità e la costanza del “trattamento” incidono sui sintomi. Una persona che fa uso di droghe derivate dalla canapa ha dei sintomi più gravi rispetto a chi ne consuma meno, se le concentrazioni di THC sono oltre la soglia di cautela. È proprio per questo motivo che la pericolosità di questi sintomi ha costretto la normativa a legiferare ad hoc e ad emanare opportuni provvedimenti.
Da qui, nasce il principio giuridico che per essere legale, i prodotti derivati dalla canapa non devono superare un certo tasso di THC (lo 0,2% o, in alcuni casi, lo 0,6%). Ma c’è di più.
Anche se usi alimenti, oli o infiorescenze a base di canapa con un THC molto basso e lo fai raramente, può succedere che a un’analisi del sangue tu possa risultare positivo al THC. Attenzione, però: ciò non implica evidentemente che sei tossicodipendente, ma potresti avere problemi se quel test viene richiesto dal tuo datore di lavoro!
Per evitare tutto questo, ecco una guida completa che ti spiega come viene rilevato il THC nelle urine e quali sono i rischi che puoi correre se si dovesse rivelare una concentrazione elevata di THC.
THC nelle urine: cosa vuol dire?
Il THC si può rilevare anche con le analisi del sangue e, dunque, questa guida non può che essere un parziale monitoraggio di quello che potrebbe avvenire nel caso in cui tu venga sottoposto a un controllo, generalmente richiesto da parte del datore di lavoro o se c’è un grave incidente in cui sei coinvolto. Se di fatti sei parte protagonista di un grave incidente, per esempio, la polizia è obbligata ad eseguire questi test per capire se sei sotto effetto di droghe. In caso affermativo, potresti essere accusato di aver cagionato l’incidente stradale proprio sotto effetto di tali prodotti.
Se, invece, il controllo viene effettuato sul posto di lavoro, dopo l’analisi dell’urina per il THC, ti verranno richiesti altri esami volti ad indagare il tuo stato.
Se da tutti questi esami la sostanza presente nell’organismo umano è in gran quantità, allora rischi che l’azienda possa prendere provvedimenti in tal materia.
Insomma, si tratta di scenari poco raccomandabili, e per evitare i quali devi considerare che anche prodotti con una bassa concentrazione di THC possono farti risultare positivo ai test. Ma com’è possibile?
Vogliamo innanzitutto rammentare che il THC si presenta in gran quantità se assumi un derivato della canapa, anche uno legale, ma solo se il test viene effettuato entro 20 minuti dall’assunzione della sostanza. Successivamente, il livello scende, ma resta presente per 4 settimane. Di conseguenza, il medico può chiedere ulteriori accertamenti per capire cosa hai assunto davvero.
Ora, se sai in anticipo che devi fare un test per scoprire il THC nelle urine, puoi prendere dei provvedimenti per evitare che la sostanza si rilevi nel test. Prima di tutto, cerca di scoprirlo il prima possibile: prima lo sai, prima puoi prendere le tue precauzioni!
In secondo luogo, cerca di valutare bene il tuo consumo di tali prodotti. Se per esempio bevi una tisana o usi un olio ogni tanto, il tuo livello di THC nelle urine sarà estremamente basso! Quindi, per smaltire il THC, ti basterà andare una volta in più in palestra, correre al mattino o semplicemente bere molta più acqua del solito. Si tratta di rimedi tradizionali, ma pur sempre efficaci, che ti consentiranno di eliminare le tossine.
Ricorda poi di seguire una dieta ricca di fibre alimentari: cibi integrali, ortaggi, frutta, riso, crusca ti permettono di smaltire più in fretta le tossine, e quindi di ridurre il tuo livello di THC nelle urine.
Una soluzione dell’ultimo minuto è non inserire nel campione le prime e le ultime gocce di urina. Si tratta di una soluzione estrema, “esagerata” per una persona che ha assunto un prodotto legale due settimane prima, ma… non si sa mai. Naturalmente, il buon consiglio è quello di non assumere sostanze derivate dalla canapa, anche se legali, nelle settimane precedenti al test, per evitare ogni tipo di problema.
Test urine THC: come funziona
Il test urine THC è molto semplice da eseguire: lo scopo è trovare nell’urina il THC-COOH, un metabolita derivato dall’uso della sostanza. Più è elevata la sua concentrazione, più… sono guai.
Naturalmente, per trovare una gran quantità di questo elemento, si deve assumere un prodotto non legale, oppure assumere in gran quantità o di frequente prodotti legali.
Per avere problemi seri, le analisi devono rilevare la presenza di cannabinoidi nelle urine per valori minimi di 50ng di THC-COOH o superiori per ml di urina. In generale, il test consiste nel fornire al medico un campione di urina, che verrà poi analizzato in laboratorio.
Chi è consumatore occasionale, non dovrebbe avere un livello di THC rilevabile ed evidente oltre i 3 giorni, mentre i consumatori frequenti (magari anche di sostanze illegali) possono aver bisogno anche di 30 giorni prima di ottenere un totale smaltimento della sostanza.
Ora, si tenga anche conto che il THC è famoso per essere una molecola estremamente liposolubile, e che quindi riesce ad immagazzinarsi nel nostro tessuto adiposo con facilità. Una volta assunto il THC viene trasportato dal sangue e si diffonde in tutto l’organismo, per poi giungere, grazie alla circolazione sanguigna, all’apparato endocrino, deve avviene la filtrazione dei reni, per essere espulso definitivamente attraverso l’urina e i liquidi della sudorazione. È dunque più facile capire ora perché questo cannabinoide riesca a rimanere in circolo nel nostro corpo così a lungo.
Inoltre, è bene ricordare che sono diversi i fattori che influiscono sull’esito del test, come ad esempio:
- la percentuale di massa grassa del nostro corpo: data l’affinità del THC con il tessuto adiposo, è normale che maggiore sarà la quantità di adipociti nei nostri tessuti, maggiore sarà anche il periodo di permanenza di questo cannabinoide;
- la tua dieta: il tuo regime alimentare può fare la differenza. Una dieta equilibrata, povera in grassi ma ricca in fibre vi permetterà di purificarvi più in fretta dei metaboliti attraverso le feci e le urine;
- il tuo stile di vita: fare sport e bere molta acqua è fondamentale per smaltire prima il THC. Attraverso l’attività fisica aumenterai la sudorazione e il rilascio di metaboliti, mentre assumendo molti liquidi potrai purificarsi più velocemente;
- il tipo di cannabis che consumi: se consumi marijuana illegale con alto contenuto di THC ovviamente i valori delle tue analisi saranno molto più alti rispetto a quelli derivati dal solo consumo di cannabis light;
- la quantità di sostanza che assumi: più ne consumi, maggiore sarà il tempo che sarà necessario per eliminare ogni traccia di cannabis dal tuo corpo;
- il tipo di sostanza che assumi. Il THC è molto elevato nelle sostanze droganti, ma molto basso nelle sostanze legali. Quindi, se assumi prodotti che hanno già una percentuale dello 0,2% e hai un buon metabolismo, dovresti smaltire più in fretta rispetto a chi fa uso di sostanze pesanti e illegali, magari anche di frequente.
Dosi elevate anche di CBD possono creare nel test urine THC falsi positivi. Quindi, conviene smaltire con l’attività fisica per essere sicuri che il metabolismo si attivi e i livelli tornino alla normalità.
Se sai che devi eseguire il test all’ultimo momento, bevi subito 8 bicchieri di acqua. In questo modo, il THC-COOH risulterà più diluito, quindi inferiore. Il problema è che la sostanza sarà chiara e, quindi, il medico potrebbe accorgersi della falsificazione.
C’è anche chi usa diuretici, abbassando la quantità di THC urine. C’è anche chi inserisce direttamente l’acqua nel campione, ma qui cadiamo nei metodi poco legali, che, se scoperti, possono portare a guai maggiori.
L’acqua, infatti, riduce la temperatura, che diventa più bassa di quella che dovrebbe essere. Quindi, il medico si accorgerà immediatamente del trucco.
Quanto rimane il THC nelle urine?
Quanto rimane il THC nelle urine dipende da persona a persona, ma possiamo comunque definire dei minimi e dei massimi. Ecco le casistiche.
- CASO 1. Persona che assume sostanze illegali con THC elevato per lungo periodo (anni). La persona avrà bisogno di 30 giorni per vedersi abbassare il proprio livello di THC e non potrà evitare le analisi del sangue, che sono più difficili da mascherare. In più, per avere un risultato pulito, dovrà aspettare 77 giorni senza assumere ulteriore sostanza.
- CASO 2. Persona che assume sostanze legali con THC basso (massimo 0,6%, ma comunque oltre al limite di legge dello 0,2%) occasionalmente. La persona deve smettere di assumere anche derivati legali. Deve cambiare la sua dieta, aggiungendo più fibre e più acqua e deve fare molta attività sportiva. La sostanza sarà comunque rilevabile dai 3 ai 10 giorni (i 10 giorni dipendono magari da un metabolismo più lento o da altri fattori).
Naturalmente, si tratta di tempi medi. Infatti, tutto dipende da persona a persona. Se sai di dover fare un test, ti consigliamo di farlo tu in anticipo rispetto ai controlli, per modificare la tua dieta e “prepararti” di conseguenza.
Test THC urine: niente di cui preoccuparsi!
L’esito positivo delle analisi delle urine per il THC non ti porta subito agli arresti né ti fa perdere il lavoro!
Naturalmente, stiamo parlando di un tasso massimo dello 0,6%, dovuto a occasionale uso di prodotti legali derivati dalla canapa, che non hanno alcun effetto contro la salute. Se ricadi in queste casistiche, sappi che stai andando incontro a niente di pericoloso o di preoccupante.
Semplicemente, prima del test dovrai stare attento al livello di THC urine per evitare controlli più approfonditi. Per mantenerti in salute, bevi sempre molta acqua e mantieni il giusto apporto di fibre.
Utilizza i prodotti naturali per ridurre la tensione ogni tanto, solo quando necessario. Non ti mettere mai alla guida dopo aver preso una tisana o dopo aver usato un olio. Prima di andare al lavoro, cerca sempre di evitare di assumere prodotti derivati, anche se legali.
Detto ciò, conserva tutta la documentazione sugli acquisti di prodotti di cannabis legale che hai effettuato negli ultimi tempi. Ti servirà per poter spiegare perché, pur minima, è presente una concentrazione di THC nelle tue urine!