Semi autofiorenti: cosa sono e come coltivarli

Hai mai sentito parlare di cannabis autofiorente? Sai come si coltiva la cannabis all’aperto con i semi autofiorenti 60 giorni? E sai la differenza che sussiste con i semi autofiorenti 30 giorni?

Se hai risposto negativamente ad almeno una delle due domande di cui sopra, sei nel posto giusto per poter recuperare il tempo perduto e sapere tutto quello che dovresti conoscere per poter cercare di essere un vero e proprio esperto dei semi autofiorenti outdoor e della possibilità di coltivare autofiorenti femminizzati all’aperto.

Per far ciò, non possiamo che premettere come coltivare varietà di cannabis autofiorente all’aperto potrebbe essere un’attività estremamente appagante e produttiva, e che con un pizzico di attenzione aggiuntiva sarai certamente in grado di poter mettere a frutto le migliori procedure che potrai seguire per poter ottenere una buona efficacia da ogni tuo sforzo.

È proprio con questo intento che abbiamo cercato di strutturare una guida completa sul tema della cannabis autofiorente, che ti consigliamo di leggere con attenzione: alla fine dovresti essere in grado di padroneggiare tutte le informazioni principali e più importanti sulla possibilità di coltivare cannabis autofiorente all’esterno!

Semi autofiorenti 60 giorni: cannabis autofiorenti outdoor, perché coltivarle?

Molte persone si avvicinano alle coltivazioni della cannabis autofiorente perché attratte dalle caratteristiche straordinarie che questo genere di prodotto può riservarti.

In particolar modo, le varietà di cannabis autofiorente sono in grado di crescere rapidamente e con particolare facilità, e possono inoltre adattarsi a qualsiasi tipo di ambiente grazie alle dimensioni compatte.

Le autofiorenti possono evidentemente essere coltivate anche indoor, anche se per poter ottenere i migliori risultati è certamente preferibile collocare le piantine all’aperto.

A ben vedere inoltre, solo di recente la nomea delle piantine autofiorenti è diventata così soddisfacente. Un tempo, infatti, anche i coltivatori più provetti avevano grandi dubbi sulla possibilità di ottenere ottimi risultati da questo tipo di coltivazione, con la conseguenza di guardare con sospetto questa varietà di piante, andando ad attribuirne la convenienza solamente ai principianti.

Tuttavia, nel corso degli ultimi anni le cose sono cambiate, e sempre più persone si sono avvicinate con particolare soddisfazione a questo genere di piantine, che offrono rese piuttosto abbondanti, e con una qualità delle cime che è comparabile a quella delle varietà fotoperiodiche.

Insomma, con questa positiva evoluzione non c’è da stupirsi che molti coltivatori abbiano finito con il coltivare queste varietà di piante all’aperto, approfittando di tutte le loro potenzialità!

Piantare le varietà di cannabis autofiorente all’aperto

La prima cosa che vogliamo chiarire con te è il fatto che uno dei grandi vantaggi dei semi autofiorenti 60 giorni sia il fatto che queste piantine di cannabis non seguono i cicli di illuminazione solare che sono invece tipiche delle varietà fotoperiodiche. Ma che cosa significa questo?

È molto semplice! Puoi piantare e raccogliere le autofiorenti in qualsiasi periodo, senza doverti preoccupare di tenere a mente il calendario. Se dunque vivi in un clima temperato, senza mesi di gelata, come avviene generalmente nel Sud Italia, puoi sostanzialmente procedere con la coltivazione delle varietà autofiorenti durante tutto l’anno. Una bella comodità, no?

Ad ogni modo, il fatto che tu possa usare in maniera così semplice le varietà autofiorenti non significa certo che tu non debba comunque mostrare nei loro confronti la giusta cura!

In particolar modo, ricorda che la cannabis autofiorente offre le migliori prestazioni se viene esposta alla luce solare in maniera abbondante, per almeno 10 ore, e che dunque è sempre preferibile piantare i semi in primavera, quando le giornate sono più lunghe e quando le tue piantine saranno in grado di assorbire la luce solare per più tempo, in linea con quanto viene richiesto per le piantine di marijuana.

Come coltivare le varietà di cannabis autofiorente

A questo punto possiamo compiere un passo in avanti e cercare di comprendere come puoi coltivare in maniera efficace le varietà di cannabis autofiorente.

La prima cosa che devi fare è cercare di far germogliare i semi esattamente come faresti con le varietà fotoperiodiche, ponendo i semi – se preferisci – direttamente nel contenitore finale.

Se poi decidi di coltivare le varietà autofiorenti in vaso, cerca di scegliere comunque un recipiente sufficientemente grande, al fine di non limitare il loro sviluppo. È bene rammentare che la scelta del contenitore sia definitiva, perché le piantine soffrono ad essere spostate, e la loro crescita potrebbe essere rallentata.

Se invece non usi vasi, perché preferisci piantare direttamente in giardino, allora tieni presente che il terreno all’aperto potrebbe non essere quello ottimale, perché potrebbe non contenere le sostanze nutritive adeguate, essere sufficientemente drenante o contenere microorganismi dannosi per la crescita delle piante. Fai fare un check-up a un esperto!

Come innaffiare le varietà autofiorenti all’aperto

Per quanto concerne l’acqua, ricorda che le autofiorenti non hanno bisogno di molta acqua, ma dovrai comunque accertarti che le pianta sia in grado di idratarsi adeguatamente in autonomia. Molto dipenderà evidentemente dal clima di tuo riferimento, e alla possibilità di cercare il giusto equilibrio tra un’innaffiatura troppo scarsa e una troppo eccessiva.

La raccolta

Giungiamo infine alla raccolta delle varietà autofiorenti che, di norma, giungono a maturazione nell’arco di due mesi. Altre varietà richiedono invece più tempo, fino ad arrivare un processo completo solo dopo 80 giorni.

Come avviene con i ceppi fotoperiodici, sarà possibile comprendere che il momento della raccolta sta arrivando quando i pistilli iniziano a diventare marroncini.

Per poter stabilire poi il momento esatto in cui procedere alla raccolta, dovresti inoltre esaminare i tricomi della pianta di cannabis: durante lo sviluppo i loro colore è praticamente trasparente, ma man mano che ci si avvicina al raccolto, il loro colore sarà prima biancastro e poi ambrato.

Purtroppo per te, però, non è possibile scorgere i tricomi ad occhio nudo. Dovrai dunque munirti di una buona lente di ingrandimento per poterli osservare più da vicino ed avere davanti a te una spia di quale sia il momento giusto per poter procedere al raccolto!

Semi autofiorenti 60 giorni e semi autofiorenti 30 giorni: quali differenze?

Nel corso di questo approfondimento abbiamo spesso fanno riferimento al concetto di semi autofiorenti 60 giorni. Ma sai esattamente che cosa si intende?

Scoprire quali siano i meccanismi alla base della diffusione dei semi autofiorenti 60 giorni ti sarà certamente utile per poterne sapere di più su questa utile gamma di semi di cannabis e, di conseguenza, valutare le differenze con quelli a 30 giorni. E proprio per questo motivo vogliamo concludere il nostro focus proprio su questo tema, trattando brevemente questo aspetto così importante.

Ebbene, come forse sai già le piantine autofiorenti si chiamano così perché per svilupparsi e crescere non hanno bisogno di seguire il fotoperiodo tipico delle piantine di cannabis che sorgono da semi tradizionali. Di contro, queste piante riescono a crescere anche senza il ricorso ad un’abbondante esposizione solare, e a farlo nell’arco – di qui, il nome – di 60 giorni.

È evidente che i semi autofiorenti 30 giorni fanno dunque riferimenti a piante il cui ciclo verso la raccolta sia più breve.

Come creare una grow room perfetta

Ora che hai qualche informazione in più sui semi autofiorenti, cerchiamo di condividere alcuni elementi sulla grow room, di cui abbiamo recentemente parlato in questo approfondimento su come creare una grow room perfetta.

La prima cosa da fare per creare una grow room è certamente quella di attrezzare una struttura solida metallica, lo scheletro della grow box, da chiudere con una tenda al cui interno potrai organizzare tutti i componenti per la coltivazione indoor. Terminato l’assemblaggio, potrai riporre all’interno della grow box tutta l’attrezzatura necessaria, con particolare riferimento all’illuminazione, agli easy roller, al timer e, naturalmente, alla centralina che potrà gestire elettronicamente tutti i requisiti più importanti, come la temperatura e l’umidità, o ancora l’aspiratore per un migliore ricambio dell’aria.

Speriamo che questi spunti ti siano stati utili per poter migliorare la conoscenza della varietà autofiorente e della sua coltivazione all’aperto.

Se vuoi saperne di più cerca di consultare gli altri articoli che abbiamo dedicato a questo tema e, se vuoi informazioni ancora più specifiche, contatta il nostro customer care ai recapiti che trovi a margine di ogni pagina: saremo ben lieti di presentarti tutte le nostre opportunità, e rivelarti come puoi migliorare ulteriormente la tua esperienza di shopping all’interno del nostro portale!