Prodotti cannabis: tutto ciò che c’è da sapere

I prodotti cannabis, ovvero quelli che così definiti fanno riferimento alla sostanza venduta legalmente sui vari marijuana shop autorizzati come il nostro, da un po’ di tempo sono stati in grado di conseguire uno straordinario successo, che non solo non ha subito alcuna battuta d’arresto negli ultimi mesi, bensì ha conseguito delle accelerazioni davvero importanti. Tanto che, secondo i dati di cui disponiamo, le vendite delle infiorescenze considerate legali sono aumentate in modo esponenziale!

Non a caso, sono sempre di più le persone che si sono avvicinate a questo mondo per la prima volta nell’ultimo anno, preferendo il ricorso ai prodotti cannabis legale per godere degli effetti benefici che il consumo di marijuana light determina sull’organismo.

Eppure, nonostante le caratteristiche positive dei prodotti cannabis acquistabili nei light shopping (chiamati anche marijuana shop), ancora oggi intorno alla sostanza aleggiano dei falsi miti, che sarebbero tutti da sfatare, e che hanno contribuito alla diffusione di pregiudizi (e come tali sbagliati) e di opinioni fortemente influenzate da notizie, troppo spesso manipolate o comunque omissive o esagerate.

Cerchiamo allora di fare un po’ di chiarezza in più su questo argomento, andando a comprendere quali siano le principali caratteristiche della cannabis legale e perché ci sono ancora troppi falsi miti intorno a questa sostanza del tutto priva di effetti collaterali.

Prodotti cannabis: i falsi miti

Iniziamo subito ricordando che in merito ai prodotti cannabis, ed entrando più nello specifico di questo argomento così dibattuto, non possiamo che snocciolare rapidamente una serie di temi che permetteranno di comprendere in maniera più approfondita tutto ciò che ruota intorno alle varie infiorescenze, alla cannabis ed ai semi.

Partiamo dall’inizio: i light shopping sono una novità nata a seguito del riconoscimento della marijuana come sostanza legale, purché contenente determinate percentuali minime di delta 9 – tetraidrocannabinolo e cannabidinolo, ovvero di quei principi attivi più comunemente ribattezzati – rispettivamente – THC e CBD.

In particolare, a dare impulso alla diffusione ed alla vendita dei semi  è stata la legge n. 242 del 2016 che, una volta per tutte, ha stabilito i parametri da rispettare per i prodotti cannabis leggeri: non viene in alcun modo considerata “droga” o sostanza stupefacente con effetti psicotropici la marijuana che contiene le componenti di CBD e THC, se quest’ultima è contenuta nella misura massima percentuale dello 0,2% (ma è tollerata fino allo 0,6%, nel caso in cui si provi che la concentrazione di thc superiore non sia stata volutamente realizzata ma si sia determinata in modo involontario).

Uno sguardo al passato

Detto questo, facciamo anche un salto all’indietro, nel passato non troppo remoto, quando i prodotti cannabis erano demonizzati, spesso per la incongrua associazione con il mercato nero, con l’illegalità, con le dipendenze da droghe pesanti. Ebbene, niente di più sbagliato!

Il termine marijuana, infatti, non è assolutamente da interpretarsi con un’accezione negativa, anche se intorno ad esso ci sono state diverse macchinazioni.

Nello specifico, attorno ai prodotti cannabis prima e ai marijuana shop poi, è stato sempre necessario sfatare delle “leggende” che si sono però a volte trasformate in tabù. Tutto questo, però, non ha mai avuto alcun profilo di concretezza, tanto che è spesso sufficiente ottenere una pur minima informazione su tale tema per poter sgombrare il campo da ogni perplessità.

Proprio per questo, vorremmo indagare insieme le varie caratteristiche e proprietà, comprese eventuali controindicazioni, della sostanza e dei suoi semi.

I light shopping come il nostro, oggi, sono rivenditori autorizzati di prodotti cannabis di alta qualità e certificati, al fine che l’utente abbia garanzia assoluta sia della sicurezza sia della legalità degli stessi, oltre che della provenienza esclusivamente italiana di tutte le coltivazioni.

Sono proprio questi punti vendita a farsi garanti della correttezza e della legalità del processo di realizzazione e di diffusione della cannabis leggera, con tutte le proprietà benefiche della stessa. Un ruolo culturale molto importante, per far luce sulla verità su marijuana e prodotti derivati.

Prodotti cannabis: la verità su marijuana e light shopping

Prima di tutto, è bene di definire il ruolo dei marijuana shop. In parte già accennati, questi punti vendita grazie alla legge n. 242 del 2016, possono oggi operare tranquillamente sul territorio nazionale, vendendo prodotti cannabis completamente legali.

Pertanto, ogni utente potrà ben domandare lecite informazioni, utili per poter rispondere ad ogni interrogativo ed acquistare le infiorescenze preferite o i semi.

Su siti come il nostro, CBDExpress.it, si potranno trovare non solo i migliori prodotti di questo settore, quanto anche articoli scritti da esperti che contribuiscono a diffondere un’informazione chiara e trasparente sulla cannabis leggera e su tutti i prodotti da essa derivanti, partendo dal fatto che sono davvero tantissimi i prodotti cannabis considerati terapeutici, e che possono essere utilizzati per poter trattare determinate patologie degenerative, al fine di alleviare le sofferenze ed i dolori che le stesse comportano, e che debilitano ulteriormente i pazienti.

Naturalmente, la cannabis terapeutica ha caratteristiche ben diverse rispetto a quella light venduta dai marijuana shop: infatti, nel caso in cui la sostanza venga impiegata come trattamento terapeutico non dovrà rispettare i parametri stabilito dalla legge n. 242 del 2016 ma verrà indicata con la sigla “FM-2”, a significare che la concentrazione di THC sarà notevolmente superiore rispetto al massimo previsto per quella legale, quantificato nello 0,2% (il delta 9 – tetraidrocannabinolo sarà presente, nella sostanza curativa, in una percentuale compresa tra il 5% e l’8%).

Il fatto che alcuni prodotti cannabis vengano utilizzati anche in campo farmaceutico la dice lunga sulla natura vera dei semi. Accanto a questa verità, merita di essere sottolineato il fatto che i prodotti cannabis, essendo estratti dalla natura, sono paragonabili un po’ ai più classici “rimedi della nonna”, per ottenere una perfetta sensazione di relax e benessere e, quindi, contrastare lo stress di giornate particolarmente faticose.

Chi si rivolge ai marijuana shop lo fa evidentemente nella convinzione di trovare prodotti cannabis perfettamente adeguati alle proprie esigenze che possono essere impiegati anche come analgesici, antidolorifici, per contrastare nausea, stimolare l’appetito e combattere i disturbi del sonno regalando notti di riposo. Ma i light shopping propongono anche infiorescenze molto leggere per chi vuole che spariscano mal di testa, dolori di vario genere e alcuni tra i fastidi più comuni.

Un’altra riflessione - che impone come conseguenza una precisazione – riguarda i bar, i lounge bar, i ristoranti, i pub e tutti i locali autorizzati alla vendita di bevande alcooliche. Chiunque avrà consumato liberamente alcool con gli amici, davanti ad una pizza, a cena o più semplicemente in discoteca. Ecco, arrivando al punto centrale della questione, l’alcool fa certamente più male rispetto ai prodotti cannabis! Eppure, viene regolarmente venduto anche a chi ne fa vistosamente abuso.

Proprio qui risiede una delle più grandi contraddizioni: l’alcool è una sostanza che crea numerosi problemi al corpo e alla mente, e il cui consumo Ha come conseguenza certa l’alterazione della capacità di intendere e di volere, in quanto la sua azione è diretta sulle cellule del cervello in modo negativo, inibendo il loro normale funzionamento. Ma, ancora, l’alcool crea dipendenza e l’esigenza di ricorrere ad esso con crescente intensità, con gradazioni superiori che compromettono anche la volontà dei soggetti e impattano negativamente su vari organi del corpo (come il fegato).

Eppure, per lunghissimo tempo, a finire sotto accusa non sono certo i distributori di bevande alcoliche e super alcoliche, quanto i light shopping deputati alla vendita di prodotti cannabis legali e sicuramente determinanti conseguenze positive e completamente opposte a quelle dell’alcool.

Ma perché questa incongruenza? Come mai i vari marijuana shop hanno avuto certezza della loro legale esistenza solo nel 2016, mentre le istituzioni non hanno mai preso provvedimenti nei confronti di chi vende fiumi di alcool, consegnando – soprattutto ai giovani (anche minorenni) - le chiavi per precipitare nel tunnel della dipendenza?

In questa domanda, si possono riscontrare tutte le contraddizioni che hanno caratterizzato l’esistenza della marijuana che - prodotta dalla natura e modellata dall’uomo per rispondere a determinati bisogni – vanta una storia millenaria ed un impiego come medicinale, molto caro ai dottori del passato.

La legge n. 242 del 2016

Insomma, a margine di questo breve approfondimento dovrebbe essere evidente e ben noto che i prodotti cannabis esistono da sempre e le conseguenze del loro utilizzo sono ben chiare. Tuttavia, con il passare del tempo intorno alla marijuana si è andato sviluppando un pregiudizio ingiustificato e, oggi, finalmente smantellato dalla legge n. 242 del 2016.

I marijuana shop vendono prodotti cannabis che non causano in alcun modo dipendenza né tantomeno assuefazione, infiorescenze che non creano alterazione dei sensi e non agiscono sul cervello. Insomma, chi fuma prodotti cannabis legali, sicuri e certificati come tutti quelli venduti dai vari light shopping come il nostro può ben farlo nel pieno rispetto di sé stessi, oltre che della legislazione vigente, a conferma della bontà e della qualità di questo settore.

Un’altra precisazione è d’obbligo per far sgretolare l’idea che i prodotti cannabis siano in qualche modo associabili alle droghe pesanti… con le quali non hanno nulla a che vedere! Insomma, errori di interpretazione che finiscono con il diffondere un messaggio sbagliato che porta ad accomunare i prodotti cannabis leggera a droghe i cui effetti sono ben diversi, e che impongono la valutazione di seri rischi per la salute.