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Per quanto tempo resta il thc nelle urine

Per quanto tempo resta il thc nelle urine? Ecco cosa bisogna sapere

Cosa trovi in questo articolo:

Ti trovi di fronte a un test antidroga e ti chiedi per quanto tempo il THC rimane nelle urine? Vuoi prepararti al meglio, conoscendo le tempistiche e i metodi per ripulire il tuo corpo dalla cannabis?

Sei un consumatore abituale di cannabis e stai per accettare un lavoro che prevede controlli periodici e vuoi sapere come comportarti?

Qualsiasi sia il tuo caso, in questo articolo troverai tutte le risposte che stai cercando, esposte in maniera chiara ed esaustiva per poterti chiarire ogni dubbio su tale tema.

Scopriremo che cosa succede nel momento in cui avviene la ricerca di droga nelle urine e per quanto tempo le tracce di droghe nelle urine rimangono visibili agli occhi degli analisti di laboratorio.

Scopriremo altresì che cosa è bene fare e non fare in queste situazioni, rimandandoti poi ad altri nostri approfondimenti per capire se ci siano o meno rischi da parte di coloro che fanno uso di CBD e cosa devi sapere sulla Cannabis Legale!

Ma andiamo con ordine!

Quanto dura il THC nelle urine 

Cominciamo con il ricordare che attualmente nel mondo la maggior parte dei Paesi hanno un atteggiamento proibizionista nei confronti della cannabis. Questo li induce spesso ad effettuare controlli sui cittadini, sia maggiorenni che minorenni.

Negli Stati dove invece la cannabis è tollerata – o legale – i controlli sono intuibilmente minori, essendo la sostanza regolamentata.

Ne consegue che i test dei residui nelle urine spesso sono effettuati solo a scopo scientifico, o solamente nel caso di alcuni lavori e mansioni che richiedono soggetti completamente privi di ogni sostanza (come gli autisti e i piloti di aerei, che NON devono mai avere THC nelle urine).

Test antidroga sangue e urine: quando sono effettuati

In Italia, quando si viene sottoposti a dei controlli di questo tipo è perché spesso il soggetto è stato fermato da un posto di blocco delle Forze dell’Ordine e si sospetta che sia alla guida sotto effetto di stupefacenti. In caso di esito positivo si incorre in sanzioni amministrative salate e reati penali.

In altri casi invece questi controlli vengono effettuati sui minori sotto la volontà dei genitori, che magari sospettano che il proprio figlio faccia uso di stupefacenti.

Oppure, scatta il controllo, quando la persona in questione è un ex-tossicodipendente e deve sostenere degli esami per verificare la regolarità del suo percorso verso la disintossicazione.

È importante ricordare che per ripulire il proprio corpo dal THC, il principio attivo della cannabis, non ci sono metodi approvati e corroborati scientificamente, ma solo studi sperimentali condotti su alcuni soggetti consumatori di cannabis abituali, saltuari o meno.

Detto ciò, non occorre essere dei grandi esperti in materia per poter comprendere che il miglior metodo per smaltire il THC è interrompere immediatamente l’assunzione di Cannabis illegale.

Ma c’è un problema:

 non sempre questo è sufficiente per garantire un esito negativo alle analisi.

Vedremo quindi alcuni modi per purificare il proprio corpo più rapidamente, anche se non possiamo garantire al 100% la loro efficacia, che dipende da soggetto a soggetto.

THC urine e nel sangue: la permanenza varia a seconda del soggetto

Quanto dura il THC nelle urine e nel sangue?

Questa è una domanda lecita e assai comune, ma non di facile risposta.

Se si possono dare dei consigli generali su come smaltire più velocemente il THC, non possiamo però fare lo stesso quando si parla delle tempistiche di ritenzione di questa sostanza.

Infatti, ogni organismo ritiene il THC in tempi diversi, perché questo viene smaltito dal metabolismo che, come sappiamo, è diverso per ogni individuo e può impattare in misura più o meno rilevante sui tempi necessari a pulire il nostro corpo da ogni residuo di THC.

Prima di avventurarci in questo discorso dobbiamo quindi conoscere meglio come il THC si lega al nostro organismo e come poi lo espella.

Come lavora il THC nel nostro organismo

Il THC è un principio attivo conosciuto soprattutto per la sua liposolubilità. Quindi ha la tendenza ad accumularsi nel tessuto adiposo del nostro corpo.

Dopo il suo ingresso nell’organismo, subisce una procedura di filtrazione renale, per poi riversarsi nel torrente ematico e nelle urine, dove viene gradualmente espulso.

Ciò significa che la permanenza del THC nel nostro corpo può essere abbastanza lunga, quanto variabile.

I fattori che influiscono sulla durata di permanenza del THC sono:

  • La quantità di adipociti, ovvero la percentuale di massa grassa nel corpo: più è alta, maggiore è la permanenza del THC.
  • Lo stile di vita, la dieta e la quantità di liquidi assunti.
  • La quantità di Cannabis consumata.
  • La frequenza del suo consumo.

Facendo una media fra questi fattori, possiamo affermare con precisione che le tracce di THC nelle urine di un consumatore saltuario sono visibili fino a un massimo di 8 giorni dall’ultimo consumo. Mentre per un consumatore regolare – fino a 4 volte a settimana – il THC sarà rintracciabile fino a 20 giorni.

Per un fumatore cronico, che fa uso giornaliero di Cannabis illegale, anche più volte al giorno, il THC può rimanere nelle urine tra i 30 e i 90 giorni.

Le diverse tipologie di test antidroga a cui si può essere sottoposti

Esistono diversi modi per poter rintracciare la presenza di THC nel nostro organismo, alcuni molto famosi e pratici – come le analisi del sangue, del capello e delle urine – altri meno, come il test della saliva e delle unghie.

Ognuna di queste analisi riesce a trovare le tracce del principio attivo in tempi diversi, a seconda delle necessità:

  • Le analisi del sangue sono particolarmente indicate per trovare indicazioni recenti e accurate del consumo di cannabis. Questo perché, la durata del THC nel sangue, è la minore fra tutti i test proposti (fino a 14 giorni, anche se nella maggior parte dei casi le tracce spariscono anche solo dopo 24 ore). Generalmente vengono fatte dopo un incidente stradale per verificare lo stato di alterazione del conducente coinvolto nello scontro.
  • Le analisi delle urine sono utili invece per la ricerca di tracce meno recenti, fino a 3 mesi dall’assunzione di THC.
  • Mentre il test del capello può fornire risultati positivi anche dopo 6 mesi.
  • I test di saliva e unghie sono metodi d’indagine secondari e poco utilizzati, perché forniscono indicazioni simili ai test sopracitati.

Come smaltire prima il THC e purificare il corpo? Ecco alcuni pratici consigli

I consigli che ti stiamo per dare ti saranno utili se sei a ridosso del test e hai paura di incappare in un esito positivo.

Inutile ripetere che l’astinenza dalla cannabis illegale è fondamentale a questo proposito, oltre ad essere l’unico metodo con efficacia dimostrata.

Questi consigli non hanno alcuna validità scientifica comprovata, ma sono stati citati in molti studi condotti all’estero e da molti consumatori che affermano di aver ottenuto molti benefici seguendo queste dritte.

Vediamo dunque una lista delle cose che puoi fare per diminuire le tracce di cannabis nelle urine e il THC nelle analisi del sangue.

Dieta più equilibrata

Il primo consiglio che ti diamo è quello di cercare di mangiare sano prima del giorno del test. Come avrai appreso da questo articolo, il THC si lega bene con il tessuto adiposo del corpo, quindi per eliminarlo più velocemente si deve eliminare anche la massa grassa.

Ti consigliamo quindi di seguire una dieta più equilibrata, povera di grassi e ricca di fibre, che aiutano l’organismo ad espellere i metaboliti tramite le feci e le urine, aiutandoti a purificarti.

Esercizio fisico

Fare sport non solo aiuta a diminuire la tua massa grassa, ma permette anche un’abbondante sudorazione, che è un altro buon metodo per purificare il proprio corpo.

Consigliamo a tal proposito il cardio – quindi corsa, crossfit ecc – che permette di sudare molto e bruciare grassi in fretta.

Ricorda però di interrompere l’attività sportiva qualche giorno prima delle analisi, altrimenti il campione di urine avrà ancora tracce dei metaboliti che hai cercato di espellere.

Idratazione

Il giorno delle analisi e il giorno precedente è consigliabile bere molta acqua (circa due litri), soprattutto nelle ore serali, in modo da riuscire a diluire temporaneamente il tasso di THC contenuto nelle urine.

Questo metodo però può portare con sé diversi dei problemi, perché ti farà consegnare un campione di pipì troppo diluito, bianco nel colore, ma soprattutto povero di creatina (e quindi sospetto).

Per risolvere questo problema è consigliabile fare diversi pasti a base di carne rossa nei giorni precedenti al test, oppure assumere della creatina in polvere.

Mentre per il colore delle urine sarà sufficiente assumere della vitamina B2 qualche ora prima delle analisi, riportandole a un colore più naturale.

Se si tratta di analisi delle urine…

Il nostro consiglio è quello di urinare almeno due volte prima di andare a fare i test e quindi consegnare la terza dose giornaliera.

Le prime urine sono infatti le più ricche di metaboliti, quindi potenzialmente quelle più pericolose per l’esito delle tue analisi.

Inoltre, mentre stai riempiendo il campione da consegnare, ricordati sempre di non offrire la prima parte del getto di urina, e nemmeno l’ultima, che sono sempre le più sporche.

Se si tratta di test del capello…

Questa analisi è la meno eludibile di tutti.

Come detto in precedenza, il test del capello è il favorito nel caso in cui si voglia rintracciare il consumo di cannabis anche a distanza di diversi mesi, quindi ciò dimostra la sua alta attendibilità e la difficoltà nel trovare metodi efficaci per cancellare le tracce.

Anche in questo caso l’astinenza dalla sostanza è l’unica soluzione possibile, accompagnata da una bella depilazione.

Considera che i capelli crescono al ritmo di 1 centimetro al mese circa, e quindi esaminare un capello lungo 20 centimetri significherebbe poter rintracciare il THC assunto fino a quasi un anno e mezzo prima.

Per questo motivo è bene tagliare subito i capelli a zero, e se possibile con la lametta.

Questo però non basta: anche i peli possono essere analizzati in alternativa ai capelli, quindi è necessario procedere con una depilazione totale, magari facendo la ceretta.

Ovviamente tutto questo va fatto quando si inizia il periodo di astinenza, e non a ridosso del test, perché presentarsi completamente calvi e depilati non farebbe altro che rimandare la data delle analisi!

Evitare il problema del THC nelle urine…

Se vuoi evitare problemi di THC nelle urine, la soluzione è quella di provare la cannabis light.

Infatti, la Cannabis Legale ti permette di godere dei benefici della cannabis senza incorrere nei rischi legati alla presenza di THC nel tuo organismo.

Oltre a rilassarti, ti garantisce un mix di benefici che riequilibrano e migliorano la tua salute psicofisica.

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