La marijuana: tutto ciò che c'è da sapere

La marijuana è un derivato della canapa: le sue origini sono soprattutto asiatiche e mediorientali. In Europa, l'utilizzo di questa pianta risale solo all'Ottocento, ma le sue proprietà erano note già da lungo tempo.

Ecco tutto quello che c'è da sapere sulla marijuana, la sua storia, come piantarla, come coltivarla e soprattutto quali sono le limitazioni di legge e dove trovare prodotti assolutamente sicuri dal punto di vista legale.

Come coltivare la marijuana

Come coltivare la marijuana? La pianta si può coltivare legalmente a uso ornamentale grazie alla legge n. 242 del 2016. Per poter coltivare la pianta, è necessario che il vivaista metta a disposizione semi certificati e ti rilasci adeguata documentazione sulla provenienza di questi semi in caso di controlli.

La fattura di acquisto deve essere conservata per almeno un anno, accanto alla certificazione, ma il consiglio è di conservarla anche dopo, finché si ha a disposizione la pianta. La coltivazione si può svolgere sia all'aperto sia in ambienti chiusi.

Oltre a essere utilizzata come ornamento domestico, la pianta si può coltivare anche per usi farmaceutici, o cosmetici, o tessili, o edili. In questo caso, è l'azienda produttrice che deve offrire tutta la documentazione sulle piante in proprio possesso, sul loro utilizzo e sulla certificazione dei prodotti derivati che si vanno a utilizzare o a vendere.

Chi ha a propria disposizione per motivi di salute o personali un derivato della canapa, come può essere un tessuto o un farmaco, non è tenuto a dimostrare nulla. Solo chi assume dei farmaci particolari a base di marijuana dovrà necessariamente mostrare su richiesta delle forze dell'ordine la certificazione medica che dimostra la somministrazione del farmaco.

Per coltivare questa pianta sul balcone o in casa, ci sono in commercio appositi kit, con le varietà più semplici da coltivare (in Europa sono ben 68).

L'illuminazione favorisce lo sviluppo, la crescita e la fioritura delle piante, per questo spesso si utilizzano lampade ad alta intensità e che hanno un'alta efficienza.

In base alla varietà scelta si deve procedere con la preparazione di uno strato di terreno ad hoc: occorrono terricci universali di buona qualità e non sono necessari, invece, i terricci che hanno all'interno già il fertilizzante.

Infatti, conviene inserire il fertilizzante in un secondo momento, poco prima della fioritura. I vasi devono essere di forma rettangolare, e possibilmente in tessuto traspirante: è importante che abbiano un foro sul fondo per ottenere un'irrigazione ottima.

Le piante non vanno spostate dal vaso prima delle tre settimane di vita. Dopo la fioritura, però, serviranno fertilizzanti particolari e si potrà travasare la pianta.

Occorre un sistema di irrigazione costante e un impianto di ventilazione adatto. Per sicurezza, c'è chi usa timer, temporizzatori o ventole.

Il terreno sarà migliore per la pianta se la temperatura esterna raggiunge i 12 e i 30 gradi. Una temperatura più bassa o una temperatura più elevata potrebbero danneggiare la cultivar.

Il luogo deve essere asciutto e protetto e naturalmente lontano da occhi indiscreti. Pochi sanno che coltivare la pianta di per sé non è un reato.

Il miglior fertilizzante è quello a lento rilascio. Se utilizzi una varietà auto fiorente, hai bisogno di un terreno leggero, quindi dovrai utilizzare: 3 parti di compost, 3 di muschio di torba, 2 di perlite bagnata e una di vermiculite.

Anche i fertilizzanti cambiano in base alla fase di crescita della pianta. Nella prima fase è importante avere molto azoto e potassio. Durante la fioritura, invece, l'azoto va ridotto e va aumentato il fosforo, mantenendo sempre il potassio allo stesso livello. Per fortuna, i fertilizzanti sono pensati in base alla fase di crescita della pianta, quindi non ti potrai sbagliare.

La vera storia della marijuana

La marijuana vanta una storia lunghissima: nel mondo asiatico era utilizzata già a partire dal Neolitico per la produzione tessile. Nel 2700 a.C., nella cultura cinese e indiana la pianta iniziò a essere utilizzata per il suo effetto psicotropo e drogante.

In India, in Asia Minore e nel mondo assiro babilonese, in particolare, si pensava che gli effetti di questa sostanza potessero rendere più ricettivi ad ascoltare gli dèi e a ottenere consigli e auspici da loro.

In Cina la pianta era apprezzata per i suoi mille aspetti curativi. Purtroppo, però, non era possibile eliminare una grande quantità di THC, come avviene oggi nei laboratori.

La marijuana era utilizzata anche dalle civiltà precolombiane. Gli europei, infatti, scoprirono questa pianta in due momenti diversi.

Il primo fu quando la civiltà greca e quella romana entrarono in contatto con quelle mediorientali.

Diverse informazioni su questa pianta sono presenti negli scritti di Erodoto, ma anche in quelli di Plinio il Vecchio.

Inoltre, anche le stesse civiltà precolombiane utilizzavano questa sostanza per entrare in contatto con gli dèi e a scopo ricreativo.

Inoltre, la canapa veniva utilizzata anche in occasione dei funerali degli imperatori di queste civiltà: sono stati rinvenuti semi risalenti a 2500 anni fa e sono state rinvenute anche bende derivate dalla canapa appartenenti alle mummie.

In Europa, il consumo della marijuana è nato intorno all'Ottocento accanto a quello dell’oppio.

Sono diverse le testimonianze letterarie che risalgono agli anni Cinquanta del Novecento: proprio in questo periodo il declino della produzione di canapa in Italia è arrivato con il boom economico degli anni ’50 e ’60, durante il quale le fibre sintetiche sono state introdotte sul mercato e la campagna internazionale contro i narcotici si è intensificata.

Negli ultimi anni, la produzione di marijuana per uso medico e industriale ha visto una rinascita in Italia grazie alle nuove tecnologie e alle applicazioni innovative.

In particolare, centinaia di nuove imprese hanno iniziato a coltivare la cannabis in diverse regioni, dopo l’entrata in vigore di requisiti più ampi nel 2016 per quanto riguarda la coltivazione di piante di cannabis con livelli di THC inferiori allo 0,2% (al pari della cannabis leggera), con una superficie coltivata stimata di 400 ettari in 2013 a quasi 4000 ettari nel 2018.

La legislazione relativa alla marijuana cambia da Paese a Paese e negli Stati Uniti cambia da regione a regione.

Dal 1999 ad oggi sono state diverse le iniziative per legalizzarla: in Italia, con la legge n. 242 del 2016 il tema della marijuana è entrata al centro dell’interesse pubblico e del dibattitto da parte degli organi competenti e delle istituzioni.

Da una parte vi sono coloro che non accettano la liberalizzazione, mentre dall’altra coloro che sono interessati alla commercializzazione e allo sfruttamento delle potenzialità di questa cultivar.

Il possesso di cannabis per uso personale è depenalizzato e sottoposto a multe e confisca di documenti personali, come passaporti e patenti di guida.

Come piantare la marijuana in modo legale

Come piantare la marijuana? Prima di tutto, da quando si pianta il seme a quando lo so raccoglie, la pianta impiega a crescere circa 6 mesi, anche se questo lasso di tempo dipende molto dalla varietà.

Dopo una settimana da quando si è piantato il seme nel terriccio, è possibile vedere spuntare le prime foglie.

Successivamente, si assiste ad una piantumazione di 2 settimane. La luce in questo periodo deve variare dalle 18 alle 24 ore, l'umidità deve essere intorno al 70% e la temperatura non deve superare i 25 gradi. La terza fase, quella vegetativa, può durare fino a 8 settimane.

A questo punto, si crea un vero e proprio sviluppo della pianta. L'umidità deve scendere al 50%, mentre la temperatura non deve superare i 24 gradi. La fioritura va dalle 6 alle 12 settimane, con un’umidità compresa tra il 40 e il 50% e una temperatura non superiore a 28 gradi.

La pianta può essere femminile se crea pistilli, maschile se crea protuberanze, oppure ermafrodita se le crea entrambe. Se ci sono entrambi i sessi nell'infiorescenza, la pianta deve essere rimossa.

La raccolta avviene tra le 7 e le 11 settimane e con una lente di ingrandimento si possono osservare i tricomi. Le infiorescenze vanno essiccate per evitare le muffe.

La potatura si fa a secco con una temperatura ambientale di 21 gradi e l'umidità relativa del 50%. Si dovrà ventilare la pianta per evitare che si crei muffa e, trascorse tre settimane, le cime possono essere inserite in un barattolo per essere conservate.

Come essere certi di acquistare prodotti legali?

Per essere certi di acquistare prodotti legali, è importante prendere quante più informazioni in merito alla vendita dei semi o delle infiorescenze.

Per questo, è fondamentale ricercare:

• informazioni sui semi;
• informazioni sulle infiorescenze, con tutte le indicazioni di utilizzo;
• i kit, con le piante delle varietà più facili da coltivare e con tutti gli strumenti per iniziare la tua coltivazione legale.

Per questa e per altre tue esigenze o richieste di informazioni sulla canapa o sulla marijuana, puoi rivolgerti a noi di www.cbdexpress.it.

Potrai chiedere tutte le informazioni al nostro servizio di assistenza e trovare online un ricco assortimento di prodotti legali derivanti dalla canapa.

In questo modo, avrai la certezza di avere a che fare con prodotti sicuri, affidabili e assolutamente legali.

Sul nostro sito troverai anche curiosità sul mondo della canapa: basta scorrere tra gli articoli che trovi sul nostro blog per avere un quadro completo.