Fumare erba con la febbre fa bene o fa male? È vero che la cannabis può essere in grado di contrastare il raffreddore e l’influenza? L’erba può aiutare a combattere alcuni malanni di stagione?
Le domande di cui sopra sono, a ben vedere, molto più ricorrenti di quanto tu possa pensare! E, peraltro, sono tutt’altro che motivo di imbarazzo!
Sulla base di diverse analisi compiute nel corso degli ultimi anni, infatti, è stata confermato che la cannabis è in grado di produrre principi attivi che hanno potenzialità terapeutiche.
Altri studi hanno poi scoperto che, effettivamente, tali principi potrebbero svolgere un ruolo di riferimento positivo per poter alleviare i sintomi della febbre e della congestione da raffreddore.
Ma andiamo con ordine!
Fumare erba con la febbre e cannabis: quale relazione?
Iniziamo con il premettere che, quando si affronta un argomento come questo, è bene andarci con i piedi di piombo!
D’altronde, già solamente parlare di “raffreddore” richiede una capacità di sintesi non comune, visto e considerato che quello che noi chiamiamo raffreddore può essere causato da centinaia di diversi virus.
Dunque, se stai soffrendo di raffreddore, è perché generalmente dovresti aver inalato particelle cariche di virus, agenti patogeni che una volta che entrano nel nostro organismo, sono in grado di perpetrare tutti quegli sgraditi sintomi che ben conosci, e che tutti noi abbiamo sperimentato almeno una volta (i più sfortunati, diverse volte a stagione invernale, quando la mancanza di umidità può rendere più asciutte le vie nasali, favorendo l’infezione).
Durante la lotta che il sistema di difesa del nostro organismo scatena contro l’agente patogeno esterno, il soggetto che risulta essere interessato da tutto ciò sarà interessato da una lunga serie di sintomi fisici, tra cui spiccano naso chiuso, starnuti, cambiamenti nel tono della voce, tosse, male alle orecchie, febbre più o meno intesa, spossatezza, sensazione generale di fastidio e di irritabilità, lacrimazione agli occhi.
Ma la cannabis davanti a tutto ciò può essere davvero d’aiuto?
Marijuana febbre e raffreddore, cosa fare?
Anche in questo caso, prima di giungere al punto centrale del nostro approfondimento, è bene condividere alcune riflessioni.
In particolare, non esiste una cura per il raffreddore, ma bisognerà semplicemente attendere che il nostro organismo abbia la meglio, usando qualche prodotto blando che possa permetterci di tenere a bada i sintomi più fastidiosi (come gli antidolorifici o i decongestionanti).
Ebbene, in tale ambito sono sempre più frequenti i rimedi “erboristici” che possono alleviare i sintomi di raffreddore e febbre e, a ben vedere, l’uso della cannabis light, che contiene CBD e bassi livelli di THC, potrebbe essere inserita in questa categoria.
Ma come?
In generale, tutte le tipologie di raffreddore hanno come elemento comune una condizione di infiammazione, favorita dal nostro corpo che cerca di rendere il proprio corpo inospitale all’agente patogeno e aprire la strada dai globuli bianchi, a cui è demandato il compito di penetrare nei tessuti e raggiungere in maniera più rapida il luogo in cui si sta scatenando l’infezione.
Dunque, sebbene l’infiammazione (e la febbre) possa essere utile per poter accelerare il processo di guarigione, in realtà può anche causare qualche strascico piuttosto spiacevole.
Ed è proprio per questo che il medico di solito consiglierà l’assunzione di prodotti antinfiammatori come i FANS e… non solo.
In questo scenario bisogna pur sempre rammentare come anche alla cannabis siano state attribuite potenzialità antinfiammatorie, e come diversi studi recenti abbiamo dimostrato come siano positivi gli effetti scatenati dal CBD sulle vie respiratorie.
In particolar modo, dopo aver somministrato il CBD a dei ratti affetti dal virus patogeno del raffreddore, gli scienziati hanno scoperto che il cannabinoide riduce i sintomi più nocivi.
Insomma, anche se sarà necessario certamente attendere ulteriori studi, possiamo subito ipotizzare che il CBD della cannabis potrebbe effettivamente contenere l’infiammazione e migliorare le funzioni polmonari nelle cavie da laboratorio.
Non solo.
Oltre all’infiammazione, il CBD potrebbe anche contribuire a ridurre la sensazione di dolore e di fastidio che sono generalmente associati all’influenza e al raffreddore.
L’azione della molecola CBD potrebbe altresì essere amplificata dal THC, tanto che uno studio di qualche anno fa aveva dimostrato che in caso di somministrazione combinata dei due cannabinoidi, il CBD prolunga gli effetti antidolorifici.
Come assumere cannabis in caso di influenza
Ma come assumere cannabis in caso di febbre e di influenza? Ci sono delle procedure consigliate o no?
Ora, sicuramente aggravare il nostro sistema respiratorio proprio mentre è alle prese con le difficoltà determinate dall’infiammazione e dall’infezione da agente patogeno non è esattamente la migliore cosa da fare.
Dunque, sebbene non ci siano prove in grado di dimostrare che fumare cannabis possa aggravare la propria situazione di riferimento, riteniamo sia sicuramente più utile astenersi dal fumo, che potrebbe stimolare l’infiammazione in atto nelle vie aeree superiori e peggiorarne i sintomi.
Molto meglio è dunque procedere all’assunzione di cannabis in caso di raffreddore e di febbre per altre vie.
E, in tal senso, sei sicuramente fortunato!
Oggi è infatti possibile consumare cannabis in molti altri modi e, per la maggior parte, questi metodi alternativi non prevedono il passaggio diretto del fumo nella gola, che sarà presumibilmente già irritata dalle condizioni di raffreddore delle quali abbiamo parlato nelle scorse righe.
Per esempio, puoi sostituire il fumo alla preparazione di una tisana alla cannabis.
Una tisana calda è un vera e propria toccasana per poter conseguire un po’ di conforto quando il mal di gola e il raffreddore non sembrano darci scampo.
Basterà aggiungere una dose consigliata di cannabis in questa bevanda per poter alleviare diversi sintomi.
La tisana alla cannabis ti permetterà di evitare di introdurre delle sostanze direttamente nelle vie respiratorie, che saranno già irritate, e permetterà di ottenere degli effetti più intensi e più piacevoli rispetto all’atto di fumare.
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