Quando si parla di cannabis, spesso si finisce con il parlare di indica e sativa, le due principali varianti.

Ma sai esattamente quali sono le differenze? Quale varietà può essere giudicata migliore? Se a questi interrogativi non hai una risposta precisa, non preoccuparti: abbiamo infatti realizzato una guida che ti permetterà di scoprire tutto, ma proprio tutto, sulle differenze tra indica e sativa.

Differenza indica sativa: le diverse origini

Cominciamo con uno sguardo al passato e, dunque, con il domandarci quali siano state le origini di queste varietà.

In particolare, la cannabis indica è generalmente proveniente dalle regioni dell’Asia centrale e meridionale, con particolare concentrazione in India, Afghanistan e Pakistan. Di contro, la canapa sativa ha origine principalmente nelle zone equatoriali di tutto il mondo, con particolare preponderanza in Messico e Giamaica, Thailandia e parti meridionali del subcontinente indiano.

La differenza di provenienza di queste varietà non è certo casuale, e comprenderemo meglio perché questi tipi di erba sono così diversi nel corso dei prossimi paragrafi.

Sativa indica Differenze di aspetto, e non solo

Molte persone ci domandano in che modo sia possibile riconoscere una pianta di canapa indica da una pianta di canapa sativa. Ebbene, riuscirci non è affatto difficile.

Le piante indica sono infatti contraddistinte da un aspetto più compatto e più robusto, le loro gemme sono più dense e fragranti, i nodi sono a intervalli regolari lungo tutto il fusto, e da qui si sviluppano poi le foglie, i rami e i fiori.

Di norma, le gemme della canapa indica tendono a raggrupparsi intorno ai nodi, lasciando invece degli spazi internodali, liberi, tra un ammasso e l’altro.

Di contro, le piante di cannabis sativa tendono a crescere di più, diventando sensibilmente più grandi di quelle indica. Le gemme si sviluppano inoltre lungo la lunghezza del ramo, evitando invece – come avviene con le indica – si ammassarsi intorno ai nodi. Le gemme stesse sono meno pesanti, e hanno un odore meno forte e riconoscibile.

Indica e sativa Differenze di fioritura

Dando ancora uno sguardo alle differenze tra indica e sativa, vogliamo condividere qualche riflessione sul periodo di fioritura. Le indica sono generalmente le varietà dalla fioritura più rapida, con un periodo di circa 45 – 60 giorni a seconda della tipologia e delle modalità di coltivazione.

Di contro, le cannabis sativa impiegano più tempo per poter fiorire, con un periodo tra i 60 e i 90 giorni. Tuttavia, questo non significa necessariamente che la coltivazione delle cannabis sativa sia più lungo, considerato che per loro è minore il tempo di crescita vegetativa, ovvero quello che precede la fioritura.

Insomma, il tempo complessivo di crescita vegetativa e di fioritura è più o meno lo stesso, ma risulta essere diversamente ripartito a seconda della varietà di pianta di cannabis.

Indica e sativa: differenze sugli effetti

Una delle differenze sativa indica più discusse che induce i consumatori a schierarsi piuttosto apertamente per l'una o l'altra varietà è poi legato all’effetto che si può ottenere dalla consumazione di questo prodotto. L’effetto della cannabis indica o sativa è infatti notevolmente diverso, anche se la sua percezione dipende da persona a persona.

In ogni caso, l’effetto della cannabis indica è considerato generalmente più stone, ovvero in grado di determinare l’esaltazione di diverse sensazioni fisiche, come l’udito e il gusto o, a dosi molto elevate, determinando un effetto soporifero, come una sorta di sonnifero naturale.

Di contro, le cannabis sativa hanno un effetto più high, cerebrale e meno fisico, allegro e, in alcuni casi, perfino psichedelico.

Ad ogni modo, anche in questo caso non possiamo che rammentare come non sia possibile saltare ad affrettate conclusioni generalizzate sugli effetti di queste varietà, considerato che tutto dipende dal soggetto che le assume e dalle quantità che vengono assunte.

Non solo. Occorre altresì affermare che buona parte degli effetti psicoattivi sono determinati dal componente THC, che è praticamente assente nella cannabis light. Ma di che cosa parliamo?

La cannabis sativa e indica light: una sostanza legale, acquistabile anche online!

I principi naturali della cannabis sono sostanzialmente due: da una parte il THC, che è responsabile delle alterazioni psicofisiche e degli impatti psicotropi sul nostro organismo; dall’altra parte il CBD, che è invece responsabile degli effetti maggiormente benefici e rilassanti.

Ora, è importante sapere che tutta la cannabis light che puoi acquistare online o nei punti vendita autorizzati è praticamente priva di THC, ovvero del principio attivo che è in grado di alterare le percezioni.

La legge italiana riconosce infatti legale solamente la marijuana che ha una percentuale di THC inferiore allo 0,2%, ammettendo un limite di tolleranza allo 0,6% nella sola ipotesi in cui il coltivatore riesca a dimostrare che il superamento del limite non è dovuto ad un proprio atto volontario.

Risulta evidente anche ai meno esperti che un livello di THC così basso non è certo in grado di produrre alcun effetto sgradito sul nostro organismo, lasciando così il via libera a tutti i benefici del CBD, il principio attivo che è invece in grado di determinare maggiore rilassatezza e comfort.

Per quanto intuibile, tutta la cannabis che trovi nel nostro shop è rigorosamente light!

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