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Come fare la germinazione dei semi di cannabis correttamente

Cosa trovi in questo articolo:

Come probabilmente sai già, puoi coltivare la cannabis sia all’esterno che all’interno, sebbene per molte persone la strada migliore per i neofiti sia quella di seguire quest’ultima opzione, in quanto si avranno alcuni vantaggi non certo trascurabili come la maggiore privacy e la possibilità di monitorare al meglio tutti gli eventuali fattori che influenzano in maniera negativa l’intero processo.

Inoltre, non puoi mai sapere tutto quello che potrebbe riservare madre natura ai tuoi semi!

La natura potrebbe infatti essere particolarmente clemente, e offrire alle tue piantine delle giornate di bel tempo, oppure distruggerle in un batter d’occhio con un acquazzone epocale, o con delle gelate inaspettate che determinerebbero eccessive sofferenze alla tua coltivazione.

Come se tutto ciò non fosse sufficiente, tieni anche conto che alle intemperie si può aggiungere una gran quantità di ospiti indesiderati: dalle lumache agli altri animali e parassiti, sono davvero tanti coloro che si dimostreranno interessati a divorare le primizie di marijuana!

Ecco perché oggi abbiamo voluto dedicare a questo tema un interessante approfondimento, nella speranza di poterti fornire tutte le informazioni di cui hai bisogno per saperne un po’ di più sulle sementi per germogli e su come piantare marijuana senza errori.

Germinazione semi cannabis, i primi passi

Iniziamo subito con il tema della germinazione semi cannabis, che tanti grattacapi spesso induce ai coltivatori meno esperti.

Di fatti, dato che durante la prima fase di vita le piante di cannabis sono particolarmente deboli, è necessario proteggerle il più possibile. E, a tal proposito, si rivelano sicuramente utili una serra da germinazione oppure un contenitore per alimenti ermetico, al quale dovrai praticare dei fori sul coperchio per assicurare un’adeguata ventilazione.

Ricorda che queste accortezze sono uno degli elementi fondamentali per ottenere dei risultati soddisfacenti, e che non dovresti mai sottovalutarle per la fretta di passare alle fasi successive!

Inoltre, per far sì che i semi si riescano a schiudere, devi sottoporli ad una temperatura che oscilla tra i 26°C e i 28°C, magari con l’aiuto di un’apposita lampada riscaldante che possa mantenere un clima costante nella coltivazione indoor che avrai scelto di organizzare.

Queste lampade sono un vero e proprio toccasana per la crescita delle tue piantine, e il fatto che possano essere facilmente reperite online, ad un prezzo più che abbordabile, dovrebbe indurti a non trascurare tale aspetto.

Fatta questa doverosa premessa, cerchiamo di vedere passo dopo passo come procedere con la coltivazione delle piantine e come fare i germogli senza incappare nei più comuni errori.

Sementi per germogli: prime fasi per coltivare marijuana vaso

Il primo passo che ti consigliamo di fare è quello di procurarti del comune terriccio da giardinaggio per coprire leggermente i semi che collocherai a circa due centimetri di profondità.

Quindi, ricordati di mantenere costantemente umido il terriccio, ma abbi l’accortezza di non saturarlo per evitare che le piantine marciscano ancor prima di germogliare. Infine, colloca la lampada sopra la coltivazione, in modo che i semi di marijuana riescano a germogliare nell’arco di una manciata di giorni.

Le tempistiche possono variare dai due ai quattro giorni.

Nota bene: devi tenere a mente che, durante le prime due settimane, i semi non necessitano di alcun genere di nutrimento e aggiungendolo commetteresti solo un grave errore, poiché ne bloccheresti la crescita. Un’adeguata dose d’acqua garantirà un buon sviluppo delle radici.

Il metodo di germinazione della cannabis direttamente nel substrato non solo è il più sicuro, ma anche il più affidabile e protettivo per i tuoi semi.

Kit di germinazione cannabis

Il kit di germinazione cannabis è una delle migliori soluzioni, in quanto, oltre ad essere completo di tutto il materiale necessario, è economico e ti permette di risparmiare molto tempo.

Il kit è infatti dotato di mini serra, cubetti di lana di roccia oppure torba più pipetta dosatrice per acqua e concime. Sono inoltre disponibili sia le versioni basic, sia le versioni pro, dotate di ulteriori elementi come stimolatori per radici, supporti per la germinazione, serra riscaldata o dispositivi luce.

Se sei alle prime armi e non disponi di una lampada riscaldante, ti consigliamo di acquistare un kit germinazione più completo, in modo da risparmiare tempo e denaro; sarà infatti sufficiente leggere le istruzioni incluse nella confezione per poter avviare la tua coltivazione di cannabis in maniera più soddisfacente.

Altri metodi di germinazione della cannabis

Oltre al metodo della germinazione diretta nel substrato o tramite apposito kit, ne esistono altri. Vediamo insieme solo i più comuni, al fine di integrare le conoscenze che abbiamo già avuto modo di condividere nelle righe precedenti.

Germinazione in lana di roccia

La germinazione in lana di roccia (rockwool) prevede la collocazione dei semi all’interno di cubetti nel suddetto materiale, che devono essere a loro volta inumiditi e posizionati in una serra o su un vassoio.

La lana di roccia ha la capacità di proteggere al meglio le tue piantine e ti consente di trapiantarle senza troppa fatica in recipienti più grandi quando sarà necessario; devi però sapere che, prima di utilizzarla, bisogna immergerla in acqua con basso PH e che tende ad asciugarsi in tempi molto rapidi.

Per tali motivi, ti consigliamo di adottare questo sistema solo se hai maturato un po’ di esperienza nella coltivazione!

Germinazione in torba pressata

La torba pressata si può trovare in pratici dischetti i quali, una volta bagnati, diventano morbidi e di grandi dimensioni.

Per piantare i semi sarà sufficiente praticare un piccolo buco sulla parte superficiale. Spesso e volentieri la rete che tiene insieme la torba, non sempre si dissolve e potrebbe dunque ostacolare il normale sviluppo delle radici. Pertanto, prima di procedere con il trapianto in un vaso più grande, ricordati di rimuoverla delicatamente dal terriccio!

Germinazione in filtri da caffè

Questo metodo, come intuibile dal suo stesso nome, consiste nell’inserire i semi di cannabis tra un paio di filtri da caffè inumiditi e collocati all’interno di un contenitore o sacchetto richiudibile.

In alternativa puoi usare anche un foglio di carta assorbente inumidito: in questo caso devi collocare dei semi di marijuana tra due fogli di carta da cucina inumidita e far riposare il tutto all’interno di un porta vivande o tra due piatti per evitare l’esposizione alla luce.

Ricordati di controllare di tanto in tanto la carta per inumidirla, se necessario, con l’aiuto di uno spruzzino. Se hai eseguito correttamente la procedura, i semi germoglieranno entro qualche giorno.

Infine, sempre come metodo alternativo ai principali di cui sopra, puoi aiutarti anche con un bicchiere d’acqua: questo metodo prevede semplicemente l’immersione dei semi di cannabis all’interno di un bicchiere con dell’acqua naturale, e l’attesa per la rispettiva germinazione.

Ti sconsigliamo tuttavia di adottare le ultime tre alternative di cui sopra, in quanto le radici rischiano seriamente sia di marcire per l’eccessiva quantità d’acqua, sia di danneggiarsi durante le fasi di trapianto da un vaso all’altro.

Come trapiantare i semi di marijuana germinati

Una volta terminata la germinazione, andrai incontro alla necessità di trapiantare le giovani piantine. Non solo questa accortezza sarà utile per favorire la crescita ottimale, ma anche per facilitare la concimazione e l’irrigazione.

Se una di queste si è allungata in maniera eccessiva ed è dunque troppo debole per essere trasferita nell’attuale condizione, grazie ad una maggior quantità di terriccio sulla base del gambo potrai far sì che si stabilizzi nel miglior modo possibile all’interno del nuovo contenitore.

Gli errori più comuni nella coltivazione della canapa

In questa seconda parte dell’approfondimento che abbiamo dedicato al tema della germinazione dei semi di marijuana, abbiamo voluto indicare gli errori che si commettono più frequentemente durante la coltivazione di questa pianta. Scopriamoli insieme.

Piantare i semi in maniera sbagliata

Il seme della cannabis ha una forma ovale e in una delle due estremità è presente la corona, nonché una sorta di piccolo cratere, il quale deve sempre essere rivolto verso l’alto. Al momento della germinazione, la corona si aprirà e farà uscire la radice. Potrai dunque ben capire che se la posizioni in modo errato, la pianta non nascerà!

Seppellire i semi troppo in profondità

Se seppellisci i semi ad una profondità eccessiva la piantina non emergerà, in quanto non riceverà l’irrigazione adeguata. In caso contrario, ossia una sepoltura troppo prossima alla superficie, causerà un notevole indebolimento dello stelo e una crescita scorretta della piantina.

Un buon compromesso equivale a piantare i semi a due centimetri di profondità, con un livello che può aumentare man mano che la marijuana cresce, in modo da fortificare la stabilità e favorire la produzione di nuove radici sullo stelo sepolto.

Piantare semi di diversa natura nel medesimo vaso

Anche se può sembrare una buona idea… non lo è affatto! Rammenta infatti che ogni seme ha le proprie tempistiche di crescita e necessita di un determinato spazio per lo sviluppo delle radici, e che questo vale specialmente per la canapa, che tende a svilupparsi a mo’ di spiga.

In più, le piante entrerebbero in competizione per accaparrarsi più luce disponibile e questo non assicurerà di sicuro le massime prestazioni da ognuna di esse. Se desideri arricchire casa tua con tanti vegetali va benissimo ma… è meglio che acquisti un vaso per ogni tipologia.

Allungare eccessivamente i tempi di germinazione

Questo errore si tende a commettere se si sceglie il metodo della germinazione su carta, sulla quale si attende la comparsa dei cotiledoni, poiché la radice viene eccessivamente esposta alla luce e all’aria.

Per evitare danni, è meglio procedere al trapianto qualche giorno prima, magari quando la radichetta raggiunge una lunghezza pari ad uno-due centimetri.

Grazie a questo accorgimento, le radici potranno inoltre espandersi meglio, dato che nel nuovo contenitore avranno più spazio a disposizione.

Germogliare direttamente nel vaso o sul terreno

La germinazione della cannabis direttamente nel vaso o sul terreno non porta ad alcun risultato, specie se quest’ultimo non è stato inumidito prima e dopo il posizionamento dei semi.

Per prevenire questo errore, ti consiglio di attendere qualche ora, in modo che i suddetti possano stabilizzarsi, oppure di utilizzare della lana di roccia o della torba, le quali ti permettono inoltre di germinare una grande quantità di semi in spazi molto ridotti.

Errata umidità e temperatura

Il segreto per ottenere un’ottima fioritura della cannabis consiste nel mantenere un’elevata umidità e temperatura durante tutti i mesi dell’anno, i cui valori devono rispettivamente essere pari al 70% e compresi tra i 26°C e i 28°C.

Per raggiungere tale scopo, si rivelano utili le serre riscaldate, le lampade riscaldanti oppure i cavi termici.

In caso di mancanza di caldo/umidità, la germinazione sarà decisamente più lenta e meno performante, se invece sono eccessive si formeranno muffe e funghi a volontà.

Tutti i vantaggi della coltivazione della canapa in casa

Ti ricordiamo in conclusione che in Italia, come più volte abbiamo discusso in queste pagine, la coltivazione della canapa in casa non è più illegale.

Per questo motivo sempre più persone si sono avvicinate a questo mondo che può condurre a numerosi vantaggi, come la possibilità di avere sempre a disposizione un prodotto a km zero, assolutamente genuino e privo di pesticidi.

Come vedi però, la coltivazione di canapa in casa richiede molto tempo e soprattutto pazienza.

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