Cannabis e coltivazione indoor nei mesi invernali

Il rapporto tra cannabis e coltivazione indoor è diventata una relazione sempre più abitudinaria per tantissimi italiani che, dal canto loro, hanno ben approfittato delle aperture normative sviluppatesi nel corso degli ultimi anni per poter creare la loro personalissima serra domestica.

Tuttavia, anche se coltivare cannabis indoor è una prassi oramai frequente, e anche se sono sempre di più le persone che hanno acquisito una discreta esperienza nella coltivazione di marijuana indoor, è evidente come non tutti siano a conoscenza delle giuste tecniche per poter coltivare la cannabis indoor nei mesi invernali, quando è necessario compiere qualche accortezza in più a beneficio delle nostre piantine.

In questo approfondimento parleremo proprio di questo: come portare avanti la propria attività di coltivazione indoor cannabis nel pieno rispetto delle mutate caratteristiche ambientali, permettendo alla nostra passione di resistere anche ai climi più rigidi. Scopriremo insieme quali sono le migliori tecniche coltivazione indoor e perché potrebbe essere più conveniente rispetto a coltivare outdoor in inverno!

Coltivazione indoor cannabis: è più facile dell’outdoor?

La prima cosa che vogliamo condividere con te in questo approfondimento è che coltivare marijuana indoor è di norma molto più semplice che farlo outdoor, soprattutto d’inverno, quando c’è molto freddo e le tue piantine potrebbero soffrire tutti i malus tipici di un’esposizione all’aria aperta.

Se quanto sopra è veritiero, è lecito fare un passo in avanti in questo percorso e sottolineare come in realtà l’inverno possa rappresentare addirittura una buona mano d’aiuto al coltivatore indoor.

Anche se i coltivatori meno esperti potrebbero storcere il naso dinanzi a questa affermazione, sostenendo che in realtà l’inverno – con le sue rigidità – è un periodo di grande criticità per le proprie piantine pur coltivate indoor, in realtà, per certi versi, è vero proprio il contrario.

Se infatti la tua coltivazione indoor annovera all’interno dei vari dispositivi annessi un sistema di illuminazione HID, appartenente alle generazioni non recenti, probabilmente avrai notato che tali lampade emetteranno molta luce ma, altresì, molto calore.

Dunque, in un clima freddo le lampade finiranno con il fare meno fatica, perché il raffreddamento dell’aria potrà essere effettuato con maggiore agevolezza. Insomma, il coltivatore potrà ottenere gli stessi risultati ottenuti durante l’estate, ma con la conseguenza di risparmiare un po’ di soldi in bolletta.

Peraltro, tieni conto che proprio per queste caratteristiche non sono pochi i coltivatori indoor che approfittano dell’arrivo dell’inverno per poter potenziare la propria coltivazione di cannabis domestica: in altri termini, beneficiando dei minori costi e del minor surriscaldamento, aggiungono piantine e lampade al proprio impianto, ottenendo più resa e meno costi.

Come coltivare indoor le piantine d’inverno con i nuovi sistemi di luce

Un discorso a parte è invece dovuto se tu hai installato nella tua personalissima serra indoor dei sistemi di coltivazione indoor LED cannabis, ovvero degli impianti di luce e calore di nuova generazione, che gradualmente stanno prendendo il posto di quelli che abbiamo recentemente condiviso nel paragrafo precedente.

Ricorda che in questo caso le migliori rese si avranno non certo ad altissime temperature, bensì a quelle più basse. Ma attenzione a non esagerare: durante l’inverno, infatti, i LED potrebbero avere qualche difficoltà nell’agire secondo le attese, tanto da richiederti di accendere il riscaldamento per poter funzionare con condizioni di piena efficienza. Ma con quali ripercussioni?

È abbastanza semplice, sia che tu abbia una coltivazione tradizionale, o una coltivazione aeroponica. Per poter mantenere elevata l’efficienza dei LED su soglie attese, bisognerà accendere il riscaldamento e, questo, ridurrà i benefici in bolletta che possono essere conseguiti mediante l’utilizzo di LED a basso consumo. Se poi il freddo dovesse anche essere molto umido, le cose si farebbero ancora più difficili da fronteggiare, visto e considerato che alcune recenti tipologie di lampade ad alta resa energetica richiedono un clima un po’ più secco.

Insomma, anche se la coltivazione indoor della cannabis nei mesi invernali potrebbe aprire le porte a qualche agevolazione in più rispetto a quella tipicamente estiva, è bene non sottovalutare i rischi che potrebbero sorgere.

Come risolvere i problemi delle coltivazioni invernali indoor

Ma come risolvere i problemi delle coltivazioni invernali indoor, che nelle righe di cui sopra abbiamo solo anticipato in parte, e sui quali torneremo con separati approfondimenti?

La risposta è abbastanza semplice: dovresti cercare di assicurarti un pieno controllo ambientale tutto l’anno, d’estate così come in inverno, senza abbassare la guardia a seconda delle evoluzioni delle temperature.

Dunque, aiutati sempre con i termometri e con i misuratori ambientali di cui la tua grow room dovrebbe  essere dotata, e fai ogni regolazione non appena è necessario.

Quali varietà coltivare in inverno

Anche se, come abbiamo visto, coltivare la cannabis indoor d’inverno non dovrebbe esporti a gravi rischi (ammesso che tu segua con attenzione qualche comportamento consapevole sul monitoraggio dei principali parametri del tuo impianto e del tuo ambiente di riferimento), c’è almeno un’altra cosa che potresti fare per poterti porre al riparo da qualsiasi cattiva sorpresa in tal materia: scegliere le varietà più resistenti di cannabis da coltivare in inverno. Ma quali sono?

Il panorama è in verità piuttosto esteso. Puoi ad esempio puntare sulle varietà White Widow, che è conosciuta in tutto il mondo ed è onnipresente ad Amsterdam, dove difficilmente i coffee shop possono farne a meno.

Oppure, puoi puntare sulla erba Skunk XL, divenuta celebre in tutto il mondo, o ancora sulla Northern Light.

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